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Patrimonio dell'Unesco.Uno degli edifici di culto più importanti dell’arte paleocristiana e bizantina, la basilica di San Vitale è considerata un capolavoro dell’architettura ravennate.
San Vitale
Patrimonio dell'Unesco.Uno degli edifici di culto più importanti dell’arte paleocristiana e bizantina, la basilica di San Vitale è considerata un capolavoro dell’architettura ravennate.
Patrimonio dell'Unesco.Gli splendidi mosaici, tra i più antichi di Ravenna, intarsiano le volte del soffitto con colori sfavillanti che rimangono impressi nella mente del visitatore.
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Galla Placidia Mausoleum
17 Via San VitalePatrimonio dell'Unesco.Gli splendidi mosaici, tra i più antichi di Ravenna, intarsiano le volte del soffitto con colori sfavillanti che rimangono impressi nella mente del visitatore.
Risalente al V secolo, dal 1996 è considerato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, insieme ad altri otto siti ravennati. L’interno della cupola è arricchito da stupendi mosaici con scene ritraenti la vita di Cristo.
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Baptistery of Neon
1 Piazza DuomoRisalente al V secolo, dal 1996 è considerato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, insieme ad altri otto siti ravennati. L’interno della cupola è arricchito da stupendi mosaici con scene ritraenti la vita di Cristo.
Patrimonio dell'Unesco. L’arianesimo, una dottrina cristologica, elaborata dal teologo cristiano Ario nel IV secolo, era il culto dei Goti. Il battistero degli Ariani è una testimonianza unica della religione dei barbari e del loro breve dominio in Italia. Con l’arrivo dei bizantini il battistero fu dedicato al culto cattolico.
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Baptistery of the Arians
Piazzetta degli ArianiPatrimonio dell'Unesco. L’arianesimo, una dottrina cristologica, elaborata dal teologo cristiano Ario nel IV secolo, era il culto dei Goti. Il battistero degli Ariani è una testimonianza unica della religione dei barbari e del loro breve dominio in Italia. Con l’arrivo dei bizantini il battistero fu dedicato al culto cattolico.
RAVENNATOURISM è la denominazione del Servizio Turismo del Comune di Ravenna.
Si occupa di informazione e accoglienza turistica, organizzazione di attività di intrattenimento e animazione e di promozione turistica per Ravenna e il suo territorio.
Ravenna Tourist Office
7 Piazza S. FrancescoRAVENNATOURISM è la denominazione del Servizio Turismo del Comune di Ravenna.
Si occupa di informazione e accoglienza turistica, organizzazione di attività di intrattenimento e animazione e di promozione turistica per Ravenna e il suo territorio.
Patrimonio dell'Unesco. Trattasi di un imponente edificio funebre del re Ostrogoto, che governò Ravenna dopo la caduta dell’Impero Romano. La sua cupola, a forma decagonale, è costituita da un blocco unico di pietra d’Istria. Non esistono esempi simili in tutta l’architettura ravennate. Il piano superiore contiene un sarcofago in porfido rosso dove, narra la leggenda, il re barbaro morì colpito da un fulmine mentre ammirava la costruzione.
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Mausoleum of Theodoric
14 Via delle IndustriePatrimonio dell'Unesco. Trattasi di un imponente edificio funebre del re Ostrogoto, che governò Ravenna dopo la caduta dell’Impero Romano. La sua cupola, a forma decagonale, è costituita da un blocco unico di pietra d’Istria. Non esistono esempi simili in tutta l’architettura ravennate. Il piano superiore contiene un sarcofago in porfido rosso dove, narra la leggenda, il re barbaro morì colpito da un fulmine mentre ammirava la costruzione.
Patrimonio dell'Unesco . Sebbene all’esterno si presenti massiccia e compatta, all’interno è, invece, incantevole per via dei magnifici mosaici, che decorano pareti e volte. Ad aumentare il fascino dell’originaria costruzione era, nel VI secolo, la vicinanza del mare, oggi, purtroppo, a otto chilometri di distanza.
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Basilica of Sant'Apollinare in Classe
224 Via Romea SudPatrimonio dell'Unesco . Sebbene all’esterno si presenti massiccia e compatta, all’interno è, invece, incantevole per via dei magnifici mosaici, che decorano pareti e volte. Ad aumentare il fascino dell’originaria costruzione era, nel VI secolo, la vicinanza del mare, oggi, purtroppo, a otto chilometri di distanza.
Patrimonio dell'Unesco . All’interno di questo antico luogo di culto ariano è ospitato il più grande ciclo di mosaici del mondo. Dopo la conquista di Ravenna da parte dei bizantini, i mosaici dedicati a Teodorico, e al culto ariano, furono ridecorati. In modo particolare si ebbe cura di sostituire tutti quelli in cui appariva il volto del re barbaro.
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Basilica of Sant'Apollinare Nuovo
53 Via di RomaPatrimonio dell'Unesco . All’interno di questo antico luogo di culto ariano è ospitato il più grande ciclo di mosaici del mondo. Dopo la conquista di Ravenna da parte dei bizantini, i mosaici dedicati a Teodorico, e al culto ariano, furono ridecorati. In modo particolare si ebbe cura di sostituire tutti quelli in cui appariva il volto del re barbaro.
Patrimonio dell'Unesco . Fatta costruire da Pietro II (494-519) come oratorio privato dei vescovi cattolici in un tempo in cui dominava il culto ariano e dedicata a Sant’Andrea, è l’unica cappella arcivescovile paleocristiana che si sia conservata integralmente nel corso dei secoli. La cappella è formata da un vano cruciforme e un vestibolo rettangolare ricoperto da marmi e mosaici e sovrastato da una volta a botte. Di grande valore e interesse, poi l’impianto iconografico che celebra Cristo in contrapposizione al credo ariano.
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Archbishop's Chapel of St. Andrew
1 P.za ArcivescovadoPatrimonio dell'Unesco . Fatta costruire da Pietro II (494-519) come oratorio privato dei vescovi cattolici in un tempo in cui dominava il culto ariano e dedicata a Sant’Andrea, è l’unica cappella arcivescovile paleocristiana che si sia conservata integralmente nel corso dei secoli. La cappella è formata da un vano cruciforme e un vestibolo rettangolare ricoperto da marmi e mosaici e sovrastato da una volta a botte. Di grande valore e interesse, poi l’impianto iconografico che celebra Cristo in contrapposizione al credo ariano.
L’ingresso per i visitatori, in via Gian Battista Barbiani 2, avviene dalla Chiesa tardo barocca di Sant’Eufemia, dove una scala scende sotto il livello della strada. La Domus dei Tappeti di Pietra, come l’ebbe a ribattezzare in occasione della sua visita il critico Federico Zeri, è uno dei più importanti siti archeologici degli ultimi decenni.
La scoperta dei resti pavimentali di un’importante dimora bizantina del V-VI secolo d.C. è stata casuale ed è avvenuta nel 1993, interrompendo i lavori per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo per i palazzi circostanti.
In realtà la scoperta era stata più d’una: tracce sovrapposte le une alle altre indicavano diversi edifici dal III-II secolo d.C. al Medioevo e ben tre domus di epoca diversa.
Perciò si è proceduto a mettere in sicurezza tutte le eccezionali testimonianze storiche, privilegiando l’esposizione della ricca residenza bizantina, la prima dimora privata rinvenuta a Ravenna, molto ampia e appartenuta senz’altro a un importante funzionario di corte.
Costruita in tre diverse fasi, conta 14 stanze e 2 cortili, su una superficie di 700 mq. È ben visibile l’accorpamento di due diversi edifici, originariamente separati da una strada romana di cui si vede ancora parte del lastricato.
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+39 0544 32512
prenotazioni@domusdeitappetidipietra.it
www.domusdeitappetidipietra.it
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CHIESA DI SANTA EUFEMIA
Via Gian Battista BarbianiL’ingresso per i visitatori, in via Gian Battista Barbiani 2, avviene dalla Chiesa tardo barocca di Sant’Eufemia, dove una scala scende sotto il livello della strada. La Domus dei Tappeti di Pietra, come l’ebbe a ribattezzare in occasione della sua visita il critico Federico Zeri, è uno dei più importanti siti archeologici degli ultimi decenni.
La scoperta dei resti pavimentali di un’importante dimora bizantina del V-VI secolo d.C. è stata casuale ed è avvenuta nel 1993, interrompendo i lavori per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo per i palazzi circostanti.
In realtà la scoperta era stata più d’una: tracce sovrapposte le une alle altre indicavano diversi edifici dal III-II secolo d.C. al Medioevo e ben tre domus di epoca diversa.
Perciò si è proceduto a mettere in sicurezza tutte le eccezionali testimonianze storiche, privilegiando l’esposizione della ricca residenza bizantina, la prima dimora privata rinvenuta a Ravenna, molto ampia e appartenuta senz’altro a un importante funzionario di corte.
Costruita in tre diverse fasi, conta 14 stanze e 2 cortili, su una superficie di 700 mq. È ben visibile l’accorpamento di due diversi edifici, originariamente separati da una strada romana di cui si vede ancora parte del lastricato.
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Nel cuore della Ravenna medievale c’è un piccolo angolo di pace e rispetto dedicato alla memoria di DANTE ALIGHIERI, Padre della Lingua Italiana.
È qui che all’ombra di una grande quercia fatta piantare da Giosuè Carducci agli inizi del ’900 sorge la sua TOMBA, ultimo luogo di riposo del Sommo Poeta.
Costruita tra il 1780 e il 1781 su progetto dell’architetto Camillo Morigia, la cosiddetta “zucarira” (la zuccheriera in dialetto locale) – così come viene amichevolmente soprannominata dai ravennati – si staglia sul fondo di Via Dante Alighieri, protagonista indiscussa della cosiddetta Zona del Silenzio.
Sull’architrave di accesso un cartiglio in marmo recita “Dantis Poetae Sepulcrum”, identificando immediatamente il luogo in cui ci troviamo.
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+ 39 0544 215676
museodanteravenna@ravennantica.org
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Dante's Tomb
9 Via Dante AlighieriNel cuore della Ravenna medievale c’è un piccolo angolo di pace e rispetto dedicato alla memoria di DANTE ALIGHIERI, Padre della Lingua Italiana.
È qui che all’ombra di una grande quercia fatta piantare da Giosuè Carducci agli inizi del ’900 sorge la sua TOMBA, ultimo luogo di riposo del Sommo Poeta.
Costruita tra il 1780 e il 1781 su progetto dell’architetto Camillo Morigia, la cosiddetta “zucarira” (la zuccheriera in dialetto locale) – così come viene amichevolmente soprannominata dai ravennati – si staglia sul fondo di Via Dante Alighieri, protagonista indiscussa della cosiddetta Zona del Silenzio.
Sull’architrave di accesso un cartiglio in marmo recita “Dantis Poetae Sepulcrum”, identificando immediatamente il luogo in cui ci troviamo.
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Costruito durante l’età medievale (1261) faceva parte del convento dei frati minori francescani, subito alle spalle della Basilica di San Francesco, che nel 1321 aveva ospitato i solenni funerali del Sommo Poeta.
Andando a sovrapporsi su precedenti interventi databili al XV e il XVII secolo, l’attuale configurazione degli Antichi Chiostri Francescani risale agli anni ‘2o del secolo scorso, quando l’intera Zona Dantesca assunse quell’aspetto romantico che presenta ancora oggi.
In quegli anni, in occasione del VI centenario dalla scomparsa del Sommo Poeta, furono diversi i restauri apportati ad edifici legati alla sua permanenza in città, dalla Basilica di San Francesco al Quadrarco di Braccioforte fino alla Tomba stessa, su progetto dell’architetto Giulio Ulisse Arata (che firmò anche la ristrutturazione del Palazzo della Provincia, poco distante).
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Chiostri Francescani
4 Via Dante AlighieriCostruito durante l’età medievale (1261) faceva parte del convento dei frati minori francescani, subito alle spalle della Basilica di San Francesco, che nel 1321 aveva ospitato i solenni funerali del Sommo Poeta.
Andando a sovrapporsi su precedenti interventi databili al XV e il XVII secolo, l’attuale configurazione degli Antichi Chiostri Francescani risale agli anni ‘2o del secolo scorso, quando l’intera Zona Dantesca assunse quell’aspetto romantico che presenta ancora oggi.
In quegli anni, in occasione del VI centenario dalla scomparsa del Sommo Poeta, furono diversi i restauri apportati ad edifici legati alla sua permanenza in città, dalla Basilica di San Francesco al Quadrarco di Braccioforte fino alla Tomba stessa, su progetto dell’architetto Giulio Ulisse Arata (che firmò anche la ristrutturazione del Palazzo della Provincia, poco distante).
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Meta di migliaia di turisti che ogni anno visitano l’adiacente tomba di Dante Alighieri, il QUADRARCO DI BRACCIOFORTE è un piccolo angolo di tranquillità e pace nel cuore della cosiddetta Zona del Silenzio, un’area della città legata indissolubilmente alla memoria del Sommo Poeta.
In passato, sembra che qui sorgesse un antico oratorio collegato alla vicina Basilica di San Francesco dotato di portico, oggi scomparso, citato nel IX secolo d.C. dallo storico ravennate Andrea Agnello all’interno delle sue cronache.
Leggenda vuole che il nome “Braccioforte” rimandi alla storia di due fedeli che proprio in questo punto, pur di essere ascoltati dal Signore, prestarono giuramento invocando il “braccio forte” di Cristo, la cui immagine era conservata proprio in questo luogo.
Giardino con il Quadrarco di Braccioforte
9 Via Dante AlighieriMeta di migliaia di turisti che ogni anno visitano l’adiacente tomba di Dante Alighieri, il QUADRARCO DI BRACCIOFORTE è un piccolo angolo di tranquillità e pace nel cuore della cosiddetta Zona del Silenzio, un’area della città legata indissolubilmente alla memoria del Sommo Poeta.
In passato, sembra che qui sorgesse un antico oratorio collegato alla vicina Basilica di San Francesco dotato di portico, oggi scomparso, citato nel IX secolo d.C. dallo storico ravennate Andrea Agnello all’interno delle sue cronache.
Leggenda vuole che il nome “Braccioforte” rimandi alla storia di due fedeli che proprio in questo punto, pur di essere ascoltati dal Signore, prestarono giuramento invocando il “braccio forte” di Cristo, la cui immagine era conservata proprio in questo luogo.
a Basilica di San Francesco, dedicata in origine ai SS. Apostoli e poi a San Pietro, risale alla metà del V secolo d.C. Ben poco rimane della prima chiesa paleocristiana, soprattutto a causa dei continui rifacimenti che interessarono l’edificio nel corso dei secoli.
In particolare tra il 1261 e il 1810, e poi di nuovo tra il 1949 fino a oggi, i monaci Francescani la scelsero come loro sede con l’attuale intitolazione a San Francesco.
Il restauro del 1921 – in concomitanza con il VI Centenario della morte di Dante – infine apportò tutta una serie di modiche che andarono a smantellare le sovrastrutture barocche presenti, riportando la basilica alla severa linearità caratteristica del Trecento, più adeguata al sentire dell’ordine Francescano.
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Basilica di San Francesco
3 Piazza S. Francescoa Basilica di San Francesco, dedicata in origine ai SS. Apostoli e poi a San Pietro, risale alla metà del V secolo d.C. Ben poco rimane della prima chiesa paleocristiana, soprattutto a causa dei continui rifacimenti che interessarono l’edificio nel corso dei secoli.
In particolare tra il 1261 e il 1810, e poi di nuovo tra il 1949 fino a oggi, i monaci Francescani la scelsero come loro sede con l’attuale intitolazione a San Francesco.
Il restauro del 1921 – in concomitanza con il VI Centenario della morte di Dante – infine apportò tutta una serie di modiche che andarono a smantellare le sovrastrutture barocche presenti, riportando la basilica alla severa linearità caratteristica del Trecento, più adeguata al sentire dell’ordine Francescano.
Mirabilandia
km 162 km 162Stupendo parco giochi per grandi e piccoli.
Safari Ravenna
2/X Via dei Tre LatiPer grandi e piccoli di fronte a Mirabilandia.
Ravenna Art Museum
13 Via di RomaMuaeo da vedere assolutamente
CLASSIS RAVENNA - Museo della Citta e del Territorio
29 Via ClassenseMuseo da visitare
National Museum of Ravenna
17 Via San VitaleMuseo da visitare
Museo molto interessante
MAS - Museo delle Attività Subacquee The Historical Diving Society Italia Biblioteca HDS Italia
Museo molto interessante
Palace of Theodoric in Ravenna
Via di RomaDa visitare
Old Port of Classe - Parco Archeologico di Classe
Antico porto
Bunker Tedesco II Guerra Mondiale
Reperti di guerra
Offerta gastronomica
Ristorante Ca' de Vèn
24 Via Corrado RicciTipico romagnolo
Il Moro
115 Via PinarellaTipico romagnolo
Ristorante Pizzeria Molinetto
139/B Via Sinistra Canale MolinettoRistorante completo
Ustarì di 2 canton
6 Via PiangipaneTica e non solo
Ristorante Pizzeria Il Brigantino
57 Via Guglielmo MarconiPesce ottimo
Casa Delle Aie
4 Via Aldo AscioneTipico romagnolo
Traveler advice
Getting around
L'autobus è il miglior mezzo per visitare Ravenna
Dall'appartamento con la LINEA 1 che dista circa 100m potrete raggiungere PIAZZA DEI CADUTI in circa 9 minuti. E sarete in centro a visitare Ravenna.
Getting around
In auto
Potete raggiungere in circa 10 minuti le stupende spiagge di Marina di Ravenna , Punta marina , lido Adriano. Qui sono presenti sia spiagge libere che stabilimenti balneari.